Fraternità Francescana
Madre della Riconciliazione e della Pace

...insegnami
i Tuoi sentieri...

(Sal 25,4)

Stá in silenzio davanti al Signore e spera in lui;

         non irritarti per chi ha successo,

         per l’uomo che trama insidie.

         Desisti dall’ira e deponi lo sdegno,

         non irritarti: faresti del male,

         poiché i malvagi saranno sterminati,

         ma chi spera nel Signore possederà la terra.

 

         Ancora un poco e l’empio scompare,

         cerchi il suo posto e più non lo trovi.

         I miti invece possederanno la terra

         e godranno di una grande pace (Sal 37,7-11).

 

 

Dio, dá al re il tuo giudizio,

         al figlio del re la tua giustizia;

          regga con giustizia il tuo popolo

         e i tuoi poveri con rettitudine.

 

         Le montagne portino pace al popolo

         e le colline giustizia.

         Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,

         salverà i figli dei poveri

         e abbatterà l’oppressore.

         Il suo regno durerà quanto il sole,

         quanto la luna, per tutti i secoli.

 

         Scenderà come pioggia sull’erba,

         come acqua che irrora la terra.

         Nei suoi giorni fiorirà la giustizia

         e abbonderà la pace,

         finché non si spenga la luna.

         E dominerà da mare a mare,

         dal fiume sino ai confini della terra (Sal 72).



 

         Signore, sei stato buono con la tua terra,

         hai ricondotto i deportati di Giacobbe.

         Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo,

         hai cancellato tutti i suoi peccati.

         Hai deposto tutto il tuo sdegno

         e messo fine alla tua grande ira.

 

         Rialzaci, Dio nostra salvezza,

         e placa il tuo sdegno verso di noi.

         Forse per sempre sarai adirato con noi,

         di età in età estenderai il tuo sdegno?

         Non tornerai tu forse a darci vita,

         perché in te gioisca il tuo popolo?

         Mostraci, Signore, la tua misericordia

         e donaci la tua salvezza.

 

         Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

         egli annunzia la pace

         per il suo popolo, per i suoi fedeli,

         per chi ritorna a lui con tutto il cuore.

         La sua salvezza è vicina a chi lo teme

         e la sua gloria abiterà la nostra terra.

         Misericordia e verità s’incontreranno,

         giustizia e pace si baceranno.

         La verità germoglierà dalla terra

         e la giustizia si affaccerà dal cielo  ( Sal 85).

 


 

Quale gioia, quando mi dissero:

         «Andremo alla casa del Signore».

         E ora i nostri piedi si fermano

         alle tue porte, Gerusalemme!

 

         Gerusalemme è costruita

         come città salda e compatta.

         Là salgono insieme le tribù,

         le tribù del Signore,

         secondo la legge di Israele,

         per lodare il nome del Signore.

         Là sono posti i seggi del giudizio,

         i seggi della casa di Davide.

 

         Domandate pace per Gerusalemme:

         sia pace a coloro che ti amano,

         sia pace sulle tue mura,

         sicurezza nei tuoi baluardi.

 

         Per i miei fratelli e i miei amici

         io dirò: «Su di te sia pace!».

         Per la casa del Signore nostro Dio,

         chiederò per te il bene (Sal 122).

 


 

Glorifica il Signore, Gerusalemme,

         loda il tuo Dio, Sion.

         Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

         in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

         Egli ha messo pace nei tuoi confini

         e ti sazia con fior di frumento.

         Manda sulla terra la sua parola,

         il suo messaggio corre veloce.

         Fa scendere la neve come lana,

         come polvere sparge la brina (Sal 147).



 

         Il popolo che camminava nelle tenebre

         vide una grande luce;

         su coloro che abitavano in terra tenebrosa

         una luce rifulse.

         Hai moltiplicato la gioia,

         hai aumentato la letizia.

         Gioiscono davanti a te

         come si gioisce quando si miete

         e come si gioisce quando si spartisce la preda.

         Poiché il giogo che gli pesava

         e la sbarra sulle sue spalle,

         il bastone del suo aguzzino

         tu hai spezzato come al tempo di Madian.

         Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia

         e ogni mantello macchiato di sangue

         sarà bruciato,

         sarà esca del fuoco.

         Poiché un bambino è nato per noi,

         ci è stato dato un figlio.

         Sulle sue spalle è il segno della sovranità

         ed è chiamato:

         Consigliere ammirabile, Dio potente,

         Padre per sempre, Principe della pace;

        grande sarà il suo dominio

         e la pace non avrà fine

         sul trono di Davide e sul regno,

         che egli viene a consolidare e rafforzare

         con il diritto e la giustizia, ora e sempre (Is 9).


C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2,8-14).

 

Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore (Gv 14,26-27).